Miopia

Cos'è la miopia

La miopia è un difetto refrattivo che comporta la visione sfuocata delle immagini provenienti da lontano, mentre nei casi più lievi consente di mantenere una buona visione per vicino.
Quando il difetto è maggiore, la visione appare sfuocata a tutte le distanze.
Questo accade perché l'occhio miope è più lungo rispetto al bulbo ideale, per cui l'immagine viene messa a fuoco davanti alla retina, anziché sul piano retinico.
É il difetto visivo più frequente al mondo, in Italia interessa indicativamente il 25% della popolazione (circa 15 milioni di persone). Si ritiene che in Occidente abbia una prevalenza indicativa del 30%. In Asia si sono riscontrate percentuali fino all’80%.

Quali tipi di miopia esistono

A seconda dell’entità del difetto la miopia si distingue in lieve (fino a 3 diottrie), media (da 3 a 6 diottrie), elevata (oltre le 6 diottrie). In genere la miopia insorge in età scolare, aumenta nel periodo dello sviluppo e tende a stabilizzarsi intorno ai 20-25 anni, aumentando solo lievemente dopo quell’età (se non sono presenti particolari patologie che la fanno peggiorare rapidamente). In una piccola percentuale di persone la miopia si presenta nella forma degenerativa, che provoca scarsa visione: insorge nei bambini piccoli (2-3 anni d’età), progredisce col passare degli anni arrivando anche a valori molto elevati (fino a 30 diottrie ed oltre).

Di particolare rilevanza è l'anisometropia, situazione in cui il difetto visivo è differente nei due occhi. In questi casi è particolarmente consigliato l'intervento chirurgico per riequilibrare la refrazione tra i due occhi e migliorare la funzione binoculare. Le più frequenti condizioni di anisometropia sono:

  • Miopia differente nei due occhi
  • Miopia con astigmatismo differente nei due occhi
  • Miopia solo in un occhio, secondo occhio normale

Quali sono le cause

bulbo oculare più lungo del normale: è la causa più comune;
curvatura della cornea o del cristallino maggiore della norma;

Come si corregge la miopia

Occhiali

Gli occhiali sono il primo strumento che viene impiegato per la correzione della miopia dal suo esordio. Sono un valido aiuto per le miopie lievi, ma risultano poco confortevoli nelle miopie medie ed elevate perché l’immagine è rimpicciolita, tanto più quanto maggiore é il potere della lente, ed è nitida solo nella porzione centrale, per le distorsioni causate dalla periferia della lente stessa.

Lenti a contatto

Le lenti a contatto non alterano la qualità e la dimensione dell’immagine e permettono una visione nitida in tutte quelle situazioni in cui gli occhiali non sono adeguati, ad esempio durante l’attività sportiva. Le lenti a contatto rappresentano un corpo estraneo all’interno dell’occhio, necessitano di un'accurata pulizia e manutenzione per evitare infezioni (cheratiti), sofferenza corneale da scarsa ossigenazione o alterazioni della lacrimazione.
Nei bambini e negli adolescenti fino a 14-16 anni le lenti a contatto le lenti a contatto sono indicate solo in caso di miopia elevata o di anisometropia, perché nell’età infantile esiste un maggiore rischio di sensibilizzazione al materiale delle lenti a contatto (a causa della minor tollerabilità da parte del sistema immunitario nei suoi confronti).

Intervento laser: miopie lievi e medie

L'intervento laser aumenta la capacità visiva naturale, elimina o riduce l’impiego degli occhiali e delle lenti a contatto, migliora la qualità di vita del paziente. È una tecnica comprovata con una storia più che ventennale, che la dottoressa Bianchi pratica con successo dal 1995.
L'intervento laser è indicato nelle miopie lievi e medie, in pazienti che:

  • hanno raggiunto la stabilità del difetto visivo
  • non sono portatori di glaucoma, flogosi oculari, malattie della cornea ed in particolare di cheratocono
  • non presentano patologie generali (diabete, collagenopatie, neuropatie)

L'oculista sceglie la tecnica ottimale per ciascun paziente a seconda dei dati clinici e strumentali e delle esigenze del paziente, assicurando che i parametri di biomeccanica oculare vengano rigorosamente rispettati.
I due occhi possono essere operati contemporaneamente. Le tecniche impiegate sono differenti a seconda dell'entità della miopia e delle caratteristiche geometriche e strutturali dell'occhio:

Trattamento laser sulla superficie corneale: PRK e LASEK
Trattamento laser all'interno della cornea: FEMTOLASIK e SMILE

Nei difetti refrattivi elevati o associati ad irregolarità della cornea, in particolare nel cheratocono, il trattamento laser ad eccimeri non è indicato perché la cornea verrebbe eccessivamente assottigliata e le sue qualità biomeccaniche compromesse. In questi casi si predilige un approccio microchirurgico.

Intervento microchirurgico: miopie medie ed elevate

L'intervento microchirurgico è indicato nei pazienti portatori di miopia non correggibile con il laser. È una metodica validata da oltre vent'anni. La dottoressa Bianchi è stata tra i pionieri di questa tecnica chirurgica e la pratica con successo dal 1990.
L'intervento chirurgico è indicato nelle miopie medie ed elevate e in alcuni occhi con cheratocono, in pazienti che:

  • hanno raggiunto stabilità del difetto visivo
  • non sono portatori di glaucoma, flogosi oculari, malattie della cornea
  • che non presentano patologie generali (diabete, collagenopatie, neuropatie)

L'oculista sceglie la tecnica ottimale per ciascun paziente a seconda dei dati clinici e strumentali e dell'età del paziente. I due occhi vengono operati a distanza di una/due settimane.
Le tecniche impiegate sono:

IMPIANTO DI LENTE FACHICA
LENSECTOMIA REFRATTIVA

Pre e Post Intervento

Pre-Intervento

1. Preparazione

I pazienti portatori di lenti a contatto che intendono sottoporsi ad intervento devono interromperne l'impiago alcuni giorni prima degli esami pre-operatori e dell'intervento stesso.

LENTI RIGIDE E GAS PERMEABILI: 15 giorni prima
LENTI MORBIDE e DISPOSABLE (USA E GETTA): 7 giorni prima

Ciò è necessario perchè le lenti corneali modificano la geometria della cornea.
Al fine di realizzare una nuova geometria oculare ottimale e stabile nel tempo, è indispensabile che quando si rilevano i dati strumentali e quando si opera il paziente l'occhio abbia recuperato la sua forma autentica ed abbia perso le deformazioni indotte da lenti corneali.

2. Esami Clinici e Strumentali

Il paziente viene sottoposto ai seguenti esami per valutare l'idoneità all'intervento e programmare la strategia chirurgica ideale.

  • Biomicroscopia
  • Topografia Corneale
  • Tomografia Corneale
  • Aberrometria
  • Pachimetria
  • Biometria
  • Microscopia Endoteliale
  • Tonometria
  • Esame della Refrazione
  • Cicloplegia
  • Esame del Fundus
  • Pupillometria
  • Motilità oculare

3. Il giorno dell'intervento

Il paziente deve:

  • non essere truccato nè profumato
  • non assumere alcun farmaco sedativo
  • assumere eventuali farmaci di uso sistemico quotidiano (farmaci per la pressione,...)
  • essere accompagnato in quanto nelle prime ore dopo la chirurgia non potrà guidare

Post-Intervento

Il decorso post-operatorio presenta notevoli differenze a seconda della tecnica impiegata.

INTERVENTI CON LASER AD ECCIMERI DI SUPERFICIE: PRK e LASEK

Nelle 48-72 ore dopo l'intervento, i pazienti possono avvvertire disturbi irritativi quali bruciore, sensazione di corpo estraneo, dolore. Durante questo perdiodo l'occhio è aperto, protetto da una lente a contatto terapeutica, medicato con istillazione di colliri antibiotici, antinfiammatori e lubrificanti. E' consigliata l'assunzione di analgesici per via generale. In questa fase si completa la riepitelizzazione corneale.
Al termine della riepitelizzazione, la lente terapeutica viene rimossa e la sintomatologia irritativa scompare.
Si continua la somministrazione di colliri lubrificanti per alcuni mesi.
Il recupero della capacità visiva è graduale e si completa nell'arco di quanche settimana.
La stabilizzazione refrattiva avviene entro alcuni mesi.

CONTROLLI CLINICI:

  • prima giornata
  • terza giornata
  • settima giornata
  • settimanalmente per 1 mese
  • mensilmente per 6 mesi

INTERVENTI INTRASTROMALI con FEMTOLASER: FEMTOLASIK e SMILE

I disturbi irritativi (bruciore, sensazione di corpo estraneo) sono limitati ad una o due ore dopo l'intervento.
Per la prima giornata l'occhio è protetto da un guscio di plastica trasparente e nella maggior parte dei casi anche da una lente corneale.
La terapia post-operatoria prevede la somministrazione di colliri antibiotici, antinfiammatori e lubrificanti, senza richiedere l'assunzione di analgesici per via generale.
Il decorso post-operatorio è solitamente silente ed indolore. Il recupero visivo avviene entro 12-24 ore.
La stabilizzazione refrattiva avviene entro qualche settimana.

CONTROLLI CLINICI:

  • prima giornata
  • terza giornata
  • settima giornata
  • settimanalmente per 1 mese
  • mensilmente per 6 mesi

Intervento microchirurgico (lenti fachiche e lensectomia refrattiva)

Il decorso post-operatorio è solitamente indolore.
La terapia prevede la somministrazione di colliri antibiotici, cortisonici ed antinfiammatori per qualche settimana.
Il recupero dell'acuità visiva avviene entro uno o due giorni.
La stabilità refrattiva è immediata.

CONTROLLI CLINICI:

  • prima giornata
  • terza giornata
  • settima giornata
  • primo mese
  • sesto mese