Chirurgia refrattiva - Correzione difetti visivi
La chirurgia refrattiva è volta a correggere i difetti refrattivi: miopia, astigmatismo, ipermetropia, anisometropia, presbiopia.
Lo scopo della chirurgia refrattiva è quello di aumentare la capacità visiva naturale, di eliminare o ridurre l’impiego degli occhiali e delle lenti a contatto, di migliorare la qualità di vita del paziente (Etica Professionale).
La chirurgia refrattiva ha una storia più che ventennale, ed è comprovata la sua affidabilità ed efficacia permanente.
Oggi la vastità delle tecniche, la precisione delle apparecchiature e la grande esperienza chirurgica consentono di soddisfare la maggior parte dei pazienti. Tuttavia alcune persone non sono idonee per tale chirurgia. Le visite preliminari e gli esami strumentali specifici servono a valutare l’idoneità del paziente e a definire per ciascuno la tecnica chirurgica migliore.
A chi si rivolge la Chirurgia Refrattiva
A tutti i pazienti portatori di un vizio di refrazione quale MIOPIA, ASTIGMATISMO, IPERMETROPIA, ANISOMETROPIA, PRESBIOPIA. Sono idonei all’intervento i pazienti che:
- hanno raggiunto stabilità del difetto visivo
- non sono portatori di glaucoma, flogosi oculari, malattie della cornea e in particolare di cheratocono
- che non presentano patologie generali (diabete, collagenopatie, neuropatie)
In alcuni casi, soprattutto nelle anisometropie (differenza refrattiva tra i due occhi), può essere indicato l’intervento in età più precoce al fine di migliorare la collaborazione tra i due occhi e la funzione binoculare. L’indicazione all’intervento dipende non solo dall’entità del difetto visivo riscontrato dall’oculista, ma anche dalle motivazioni personali e professionali espresse dal paziente (Etica Professionale).
Tecniche di intervento
L'oculista sceglie la miglior tecnica chirugica a seconda del difetto refrattivo, dei dati emersi dagli esami strumentali e dell'età del paziente.
Le tecniche di elezione sono:
Pre e Post Intervento
Pre-Intervento
1. Preparazione
I pazienti portatori di lenti a contatto che intendono sottoporsi ad intervento devono interromperne l'impiago alcuni giorni prima degli esami pre-operatori e dell'intervento stesso.
LENTI RIGIDE E GAS PERMEABILI: | 15 giorni prima |
LENTI MORBIDE e DISPOSABLE (USA E GETTA): | 7 giorni prima |
Ciò è necessario perchè le lenti corneali modificano la geometria della cornea.
Al fine di realizzare una nuova geometria oculare ottimale e stabile nel tempo, è indispensabile che quando si rilevano i dati strumentali e quando si opera il paziente l'occhio abbia recuperato la sua forma autentica ed abbia perso le deformazioni indotte da lenti corneali.
2. Esami Clinici e Strumentali
Il paziente viene sottoposto ai seguenti esami per valutare l'idoneità all'intervento e programmare la strategia chirurgica ideale.
- Biomicroscopia
- Topografia Corneale
- Tomografia Corneale
- Aberrometria
- Pachimetria
- Biometria
- Microscopia Endoteliale
- Tonometria
- Esame della Refrazione
- Cicloplegia
- Esame del Fundus
- Pupillometria
- Motilità oculare
3. Il giorno dell'intervento
Il paziente deve:
- non essere truccato nè profumato
- non assumere alcun farmaco sedativo
- assumere eventuali farmaci di uso sistemico quotidiano (farmaci per la pressione,...)
- essere accompagnato in quanto nelle prime ore dopo la chirurgia non potrà guidare
Post-Intervento
Il decorso post-operatorio presenta notevoli differenze a seconda della tecnica impiegata.
INTERVENTI CON LASER AD ECCIMERI DI SUPERFICIE: PRK e LASEK
Nelle 48-72 ore dopo l'intervento, i pazienti possono avvvertire disturbi irritativi quali bruciore, sensazione di corpo estraneo, dolore. Durante questo perdiodo l'occhio è aperto, protetto da una lente a contatto terapeutica, medicato con istillazione di colliri antibiotici, antinfiammatori e lubrificanti. E' consigliata l'assunzione di analgesici per via generale. In questa fase si completa la riepitelizzazione corneale.
Al termine della riepitelizzazione, la lente terapeutica viene rimossa e la sintomatologia irritativa scompare.
Si continua la somministrazione di colliri lubrificanti per alcuni mesi.
Il recupero della capacità visiva è graduale e si completa nell'arco di quanche settimana.
La stabilizzazione refrattiva avviene entro alcuni mesi.
CONTROLLI CLINICI:
- prima giornata
- terza giornata
- settima giornata
- settimanalmente per 1 mese
- mensilmente per 6 mesi
INTERVENTI INTRASTROMALI con FEMTOLASER: FEMTOLASIK e SMILE
I disturbi irritativi (bruciore, sensazione di corpo estraneo) sono limitati ad una o due ore dopo l'intervento.
Per la prima giornata l'occhio è protetto da un guscio di plastica trasparente e nella maggior parte dei casi anche da una lente corneale.
La terapia post-operatoria prevede la somministrazione di colliri antibiotici, antinfiammatori e lubrificanti, senza richiedere l'assunzione di analgesici per via generale.
Il decorso post-operatorio è solitamente silente ed indolore.
Il recupero visivo avviene entro 12-24 ore.
La stabilizzazione refrattiva avviene entro qualche settimana.
CONTROLLI CLINICI:
- prima giornata
- terza giornata
- settima giornata
- settimanalmente per 1 mese
- mensilmente per 6 mesi
Intervento microchirurgico (lenti fachiche e lensectomia refrattiva)
Il decorso post-operatorio è solitamente indolore.
La terapia prevede la somministrazione di colliri antibiotici, cortisonici ed antinfiammatori per qualche settimana.
Il recupero dell'acuità visiva avviene entro uno o due giorni.
La stabilità refrattiva è immediata.
CONTROLLI CLINICI:
- prima giornata
- terza giornata
- settima giornata
- primo mese
- sesto mese